Nome comune | Asparago selvatico |
Nome scientifico | Asparagus acutifolius |
Famiglia | Liliaceae |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Liliales |
L'asparago selvatico, appartenente alla famiglia delle Liliacee, è una pianta molto diffusa, che cresce anche in modo spontaneo lungo litorali marini o le rive dei fiumi
La sua coltivazione è finalizzata all'utilizzo dei turioni, ossia i polloni della pianta che nascono e si sviluppano a partire dalla parte sotterranea, costituita da diverse zampe dalle quali comincia la coltivazione.
L'asparago selvatico mantiene le caratteristiche di una pianta molto rustica, capace di crescere facilmente in diversi climi, ma amante tuttavia di quelle zone a clima temperato che possano per lo più vantare una temperatura calda sin dalla primavera e una notevole esposizione soleggiata durante il giorno. I sopra citati turioni saranno da raccogliersi tra il mese di maggio e quello di giugno.
Se al contrario si lasceranno crescere daranno vita a una pianta dalla particolare forma cespugliosa, dotata di fusti più duri e ramificati e dei piccoli rami dal colore più verde chiamati cladodi.
Lasciata crescere in questo modo la pianta potrà dare ulteriori semi che potranno cogliere e utilizzare per una nuova coltivazione, traendoli da quei rami cresciuti dai turioni e limitando il loro uso di quelli contenuti all'interno delle bacche più grandi.
Tali bacche si potranno spappolare dentro l'acqua e i semi ricavati dovranno essere asciugati all'ombra e seminati nel mese di marzo.